Evviva le arachidi!
Giugno 5, 2023I pistacchi dello Spaccianoci
Giugno 7, 20233 cose che possiamo fare nel nostro piccolo per aiutare l’ambiente
- Sostituire in parte le proteine di origine animale con quelle di origine vegetale, come i legumi, (in particolare la soia, i lupini e le lenticchie) e la frutta secca come ad esempio le mandorle. Pensate che 100 grammi di mandorle forniscono ben 20 grammi di proteine! L’allevamento rappresenta il 14,5% delle emissioni mondiali di gas serra. L’Organizzazione dell’alimentazione e dell’agricoltura delle Nazioni unite (Fao) stima che il 45% delle emissioni legate al bestiame provenga dalla produzione e dalla lavorazione dei mangimi, il 39% dalla fermentazione enterica– cioè il gas metano prodotto dall’apparato digerente dei ruminanti come bovini, ovini e caprini – e il 10% è attribuito allo stoccaggio e alla gestione del letame. Oltre il 90% delle emissioni dei produttori di carne proviene quindi dalla filiera o dagli animali stessi. In tutto il mondo tre quarti di tutti i terreni agricoli vengono utilizzati per allevare animali o le colture per nutrirli.
- Scegliere solo confezioni interamente riciclabili e, quando possibile, compostabili.
Noi italiani siamo leader in Europa per la raccolta differenziata ma possiamo fare ancora meglio! L’Italia, nel 2020 ha riciclato il 72% di tutti i rifiuti, urbani e speciali-industriali. Si tratta di un primato in UE, dove la media si attesta al 53% e la Germania arriva al 55%. - Non sprecare il cibo. Impegniamoci a fare una spesa attenta, a seguire una lista, a conservare bene i cibi sia in frigorifero che nel freezer o in dispensa. Ogni Italiano getta circa 27 kg di cibo all’anno, in particolare frutta e verdura fresca e pane. Se abbiamo poco tempo per gestire le nostre scorte di cibo scegliamo ingredienti a lunga conservazione che si conservano anche fuori frigo, come la frutta secca: buona, gustosa, con alti valori nutrizionali e in più dura a lungo. Facciamo qualche esempio di durata: i pinoli scadono in appena 1-2 mesi mentre le mandorle arrivano a 12 mesi, i pistacchi possono durare 3 mesi, le noci 6 mesi), le arachidi e gli anacardi 9 mesi.
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